Unesco riconosce Palestina. Israele: “tragedia”, Usa minacciano di fermare finanziamenti

 

Oggi la Palestina è stata ammessa come membro a pieno titolo dell’UNESCO. Dopo una riunione di votazione, infatti, i voti favorevoli all’ingresso dello Stato Arabo sono stati 107, quelli contrari 14, mentre gli Stati astenuti sono stati 52. Tra questi, vi è anche l’Italia.
Maurizio Massari, portavoce della Farnesina, ha così spiegato l’astensione del nostro paese: “L’Italia si è attivata per giungere a una posizione coesa e unita dell’Ue, in mancanza della quale abbiamo deciso di astenerci. Riteniamo che non era questo il momento per porre la questione della membership palestinese all’Unesco, in una fase in cui si sta cercando di creare le condizioni ideali per una ripresa del negoziato tra le due parti”.

Le reazioni all’ammissione della Palestina sono state di forte disappunto da parte di Stati Uniti ed Israele.Gli Usa, che con Obama hanno visto con favore il ritorno del proprio paese, nel 2003, all’interno dell’istituzione specializzata dell’ONU dopo venti anni di boicottaggio per “la crescente disparità tra la politica estera Usa e gli obiettivi dell’Unesco”, sono fortemente contrari all’adesione della Palestina e tramite i propri portavoce hanno espresso la loro contrarietà.  La portavoce del Dipartimento di Stato americano, Victoria Nuland ha detto che “esistono linee rosse molto chiare nella legislazione e, se sono sorpassate nell’Unesco, tale legislazione viene attivata”. La legislazione è quella che vieta agli USA di finanziare qualsiasi organizzazione Onu che accetti la Palestina come membro a pieno titolo.
Il portavoce di Gerusalemme, invece, ha addirittura parlato di “tragedia”.

In ogni caso, la votazione di oggi rappresenta un passo in avanti verso quello che potrà essere l’ingresso definitivo della Palestina nell’Organizzazione delle Nazioni Unite, ingresso richiesto a settembre dal Presidente Abu Mazen alla 66ma Assemblea Generale. Gli Usa, però, hanno già annunciato che apporranno il veto poiché l’ingresso dello Stato Arabo nell’Onu dovrà avvenire soltanto nell’ambito dei negoziati di pace con Israele.