Satellite cadrà sulla Terra il 23 settembre [COINVOLTO NORD ITALIA: SALE IL RISCHIO]

Pochi, pochissimi giorni, qualche settimana, o forse già dal 23 settembre un grosso satellite della Nasa cadrà sulla Terra. Era stato spedito in orbita una ventina d’anni fa tra mille difficoltà, ed adesso pare aver fatto il suo corso.

Il corpo celeste artificiale pesa almeno sei tonnellate e mezza con una lunghezza di 12 metri e una larghezza di 4. Proprio per queste dimensioni imponenti c’è chi teme che qualche suo frammento possa schiantarsi contro la superficie terrestre e non finire disintegrato nell’atmosfera.

L’oggetto era stato inviato nello spazio mediante l’impiego dello shuttle Discovery nel dicembre del 1991. La Nasa segue il satellite senza perderlo di vista, ma qualcosa potrebbe scampare al controllo. Gli esperti del settore si stanno muovendo in modo da far cadere il corpo metallico mentre sorvola l’Oceano Pacifico.

Il giorno preciso è ancora sconosciuto e le autorità ci tengono a comunicare che nulla di pericoloso si prospetta. Non è la prima volta questa che un satellite cade sulla Terra e mai sono stati registrati danni a persone o cose.

Il veicolo spaziale è prossimo a concludere il suo ciclo di vita. Lo si ringrazia però, dal momento che pare sia stato molto utile ai fini degli studi cosmici sull’atmosfera terrestre.

IN AGGIORNAMENTO – Nelle ultime ore si è appreso che il satellite cadrà nella parte finale del giorno venerdì 23 settembre. La Nasa comunica l‘impossibilità di prevedere l’area d’interesse. L’oggetto dovrebbe sbriciolarsi quasi in toto, ma, sulla base di alcune simulazioni, 26 pezzettini, fatti di berillio e titanio, (con un peso complessivo di 532 kg) potrebbero cadere sulla superficie terrestre con un raggio d’azione di circa 800 km. Fino ad oggi non si registrano danni dovuti a frammenti di questo genere. Tuttavia il calcolo delle probabilità prevede una possibilità di incidenti su persone pari a 1 su 3200.

ULTIM’ORA (22 settembre) – I recentissimi bollettini della Nasa comunicano che parte dei frammenti sbriciolati potrebbero colpire alcune città del Nord Italia. Gli esperti non sanno dire con certezza nè l’ora, nè il luogo dell’impatto. Si presume che la caduta avverrà nel giro di 36 ore. Secondo alcuni calcoli le fasce orarie d’interesse delle regioni settentrionali sono due: la prima va dalle 21.25 alle 22.03 del 23, la seconda dalle 3.34 alle 4.12 del 24. Le zone di competenza comprendono Piemonte, Lombardia, Val d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria ed Emilia Romagna. Solo ad un’ora e poco più dall’impatto la cosa potrà essere certificata. Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, dichiara: “La percentuale che i frammenti del satellite Uars possano colpire una persona è dello 0,9%. Non pensiamo a una evacuazione perché sono coinvolte 10 milioni di persone ma puntiamo sull’autoprotezione e daremo informazioni ogni due ore“.

ORE 13 – Il rischio che i frammenti del satellite vadano ad impattarsi con il Nord Italia è salito nelle ultime ore da una percentuale dello 0.6 a quella dello 1.5%

ORE 17 – Secondo Luciano Anselmo, esperto dell’Istituto di Scienze e Tecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche, la fascia oraria entro cui l’Italia potrebbe essere colpita dai frammenti di satellite si restringe, e andrà dalle 3.30 alle 4.15.


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