Obama:”Momento storico, la guerra in Iraq è finita”

“Questo e’ un momento storico, dopo quasi nove anni la guerra in Iraq finisce questo mese; la sovranità irachena deve essere rispettata e le altre Nazioni non devono interferire negli affari interni dell’ Iraq”.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dalla Casa Bianca in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro iracheno, Nouri al-Maliki, ha annunciato la fine della guerra in Iraq. “Siamo qui per segnare la fine della guerra e cominciare una nuova era di relazioni tra le nostre nazioni”, ha detto Obama aggiungendo che “L’Iraq è una nazione sovrana, autonoma e democratica. Quando mi sono insediato 150.000 truppe americane erano di stanza in Iraq. Ora ne sono rimaste solo alcune migliaia. È la stagione dei ritorni a casa. Ora vogliamo una relazione a tuttotondo con l’Iraq”.

Il presidente Usa ha affermato che entro fine mese faranno ritorno anche le ultime truppe rimaste sul suolo iracheno ma ha precisato che “la presenza americana nel Medio Oriente non verrà meno”. “Quando mi sono insediato avevo detto che avrei portato a termine il conflitto responsabilmente, così è stato – ha spiegato Obama – Non avremo nemmeno una base in Iraq; manterremo una forte presenza diplomatica e continueremo a lavorare per stringere alleanze militari ed economiche simili a quelle che abbiamo con altri Paesi. Abbiamo interesse a garantire la libertà di commercio e alcuni interessi nel campo dell’antiterrorismo. Ma quel che stiamo facendo oggi è normalizzare la relazione tra i due Paesi”.

statua della guerra americana

Nouri al-Maliki, prendendo la parola dopo Obama, ha affermato che L’Iraq in merito alla sicurezza sta facendo affidamento sulle proprie forze ma ciò nonostante continuerà ad aver bisogno dell’aiuto americano soprattutto per l’intelligence e la lotta al terrorismo.

La guerra in Iraq è iniziata nel 2003 ed è costata oltre 1.000 miliardi di dollari, decine di migliaia di iracheni e 4.474 soldati americani. L’Iraq resterà per sempre nella memoria di tutti come una tomba dell’orrore e delle mille menzogne.

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