Grecia: passa il piano di austerità mentre Atene brucia

Atene devastata dalle fiamme mentre il Parlamento greco, stanotte, approvava il piano di austerity per salvare il paese dalla bancarotta. Il piano è passato con 199 sì e 74 no con 278 deputati presenti.
Il programma contiene 3 articoli fondamentali contro il default: misure di austerità, accesso al prestito, e approvazione del negoziato per la riduzione del debito. Non si conoscono ancora nel dettaglio le misure di austerità, ma sicuramente prevedono, tra le altre cose, il taglio di 15000 dipendenti del settore pubblico, la riduzione del salario minio da 751 euro a 600 euro e il mandato per il negoziato con le banche per la riduzione del debito.

Tutto ciò mentre migliaia di manifestanti, dal primo pomeriggio, si riversavano in strada per protestare. I primi gruppi hanno cominciato ad invadere le strade verso le 17 e poco dopo la situazione è degenerata. Centinaia di persone con passamontagna, maschere antigas e bandiere rosse e nere degli anarchici si sono dirette verso la strada centrale Via Stadiou e hanno puntato il cordone di polizia. Sono volati ordigni artigianali, bombolette a gas e molotov, mentre la polizia rispondeva lanciando lacrimogeni. La folla si è poi diretta verso piazza Syntagma, la piazza del Parlamento, all’interno del quale è anche arrivato il fumo delle bombolette.

Decine sono stati gli edifici incendiati, tra cui la biblioteca dell’università, cinema, bar, fermate dei bus. Si contano una sessantina di feriti e circa quaranta arresti.
E intanto la Grecia, ora, può godere dei 130 miliardi di prestito con cui poter pagare i 14,5 miliardi di interessi sul debito e potrà usufruire di 35 miliardi di prestito dal fondo temporaneo salva-Stati Efsf che si aggiungono ai 4,5 miliardi di introiti delle privatizzazioni e ai risparmi.