Terrore e massacro, la stessa faccia di Tripoli e Misurata

(ANSA) A Tripoli “regna il terrore”, causato dalla paura per i bombardamenti ma anche “dal giro di vite del regime contro eventuali forme di espressione del dissenso”. Lo riferiscono all’ANSA testimoni che sono riusciti a lasciare la capitale libica. “Stanno tutti a casa per paura, delle bombe o della repressione. Intanto in citta’ inizia a scarseggiare la benzina, che e’ arrivata a prezzi stellari paragonabili a quelli italiani. Manca anche il pane”, aggiungono. Altre fonti riferiscono di file lunghissime ai distributori rimasti aperti, e una situazione di “grande nervosismo” soprattutto davanti alle panetterie, “dove i miliziani a stento riescono a mantenere l’ordine”.