Scandalo News of the World: a rischio l’impero economico di Murdoch e dubbi sul premier Cameron

Lo scandalo che nell’ultimo mese ha coinvolto il tabloid News of the World si complica con le ultime rivelazioni che sembrerebbero implicare una partecipazione del premier inglese David Cameron.

La questione è iniziata il 4 luglio con le rivelazioni del Guardian sul telefono di Milly Dowler. Quest’ultimo era stato illegalmente spiato dai giornalisti di News of The World nei giorni immediatamente successivi al suo sequestro della ragazza, nel 2002. La studentessa fu poi ritrovata uccisa. Il giorno dopo, James Murdoch, figlio di Rupert, fondatore del maggior conglomerato economico mondiale nel campo della comunicazione di massa e proprietario di News of the World, annunciò la chiusura del giornale.

L’8 luglio Andy Coulson, ex portavoce del premier David Cameron ed ex direttore del News of the World è stato arrestato ed interrogato per svariate ore sui presunti casi di corruzione e le intercettazioni illegali effettuate dal tabloid sotto la sua direzione. Successivamente fu rilasciato su cauzione cui è conseguita l’assunzione della responsabilità riguardo la sua nomina da parte del premier britannico.
Circa una settimana dopo Neil Wallis, ex vice direttore del tabloid, è stato arrestato a Londra, mentre Rebekah Brooks si è dimessa da amministratore delegato di News International.
La stessa Brooks ieri è stata arrestata dalla polizia inglese con l’accusa di corruzione e intercettazioni illecite. Stesso in serata, però, è stata liberata.

Nonostante le molte scuse diffuse dello stesso Murdoch su tutti i quotidiani britannici, la questione per il magnate sembra peggiorare sempre più.
Il Foreign Corrupt Practices Act (Fcpa), la normativa che vieta alle imprese americane ogni tipo di corruzione, rende perseguibili tali reati anche se commessi all’estero. È per questo che la vicenda che lo coinvolge si è “trasferita” negli Stati Uniti, luogo in cui ha trasferito da anni la sede legale ed il centro economico della News Corp., il suo gruppo economico.
“Tutto l’impero Murdoch è costruito su un sistema di valori che si sta disintegrando. Corrompere funzionari dello Stato per loro è routine. Questa non è una vicenda che si chiude in poche settimane”. Queste le parole di John Podesta, Presidente del Centre for American Progress, esponente del partito democratico e fidato consigliere di Obama.

Tra le numerose vittime delle intercettazioni illecite sembrano esserci i nomi anche di alcuni vip tra cui Jude Law, David Beckham e Paul McCartney. Inoltre, anche molti dei familiari delle vittime dell’11 settembre sarebbero stati oggetto di spionaggio.

La News Corp secondo il Fcpa rischia fino a due milioni di dollari di multa e i suoi dirigenti responsabili fino a 5 anni di carcere più un’eventuale revoca delle licenze. Murdoch rischia di vedersi sottrarre il controllo di tutta la rete Fox (pay-tv con canali di informazione, sport, cinema), la gemella Fx, l’emittente National Geographic con conseguente enorme danno economico.

Sorgono dubbi anche sul premier inglese, come già detto. Secondo le parole del capo di Scotland Yard, Sir Pual Stephenson, Cameron sarebbe coinvolto nell’’ingaggio di Neil Wallis, ex vicedirettore del News of the World. Cameron nei giorni scorsi ha dato giustificazioni sulla nomina di Coulson, nonostante pare che da più fonti gli si rivolgessero raccomandazioni e avvertimenti sul suo ruolo di orchestratore della questione delle intercettazioni illecite. Lo stesso Cameron, però, afferma di non essere mai giunto a conoscenza di tali informazioni.
Cameron, oggi, è in Sudafrica e anticiperà il suo rientro a Londra per non dare l’idea di voler restare lontano in un momento così delicato.

Intanto, oggi si è dimesso anche il numero due di Scotland Yard, John Yates.

Nonostante non si parli di sfiducia del governo o di dimissioni, si rileva un’ascesa nei sondaggi del leader laburista Ed Milliband.