Via libera della Camera alla manovra: “dura, ma equa”

 

La manovra ha ottenuto il via libera della Camera tramite le Commissioni Bilancio e Finanze. Oggi il testo approderà in aula e presenterà svariate novità. Tra le prima, una legata all’Ici: presenterà una detrazione fino a 400 euro legata al numero dei figli. Per quanto riguarda le pensioni, quelle sotto i 1400 euro sono fatte salve dal blocco delle indicizzazioni. Si prevede anche un maxi-prelievo del 15% sulle pensioni che superano i 200mila euro. Si preleveranno altre risorse anche dai capitali scudati.

La disposizione che prevedeva lo spostamento delle liberalizzazioni al 2013 è stata cancellata e i pagamenti della pubblica amministrazione (pensioni comprese) potranno essere in contanti fino ai mille euro, ma non ci sarà più la tassa sui conti correnti (cioè 34 euro) sui depositi sotto i 5000 euro.

Il premier Monti continua difendere strenuamente questa manovra, definita “dura, ma equa”, nonostante le critiche sembrano piovere da ogni lato. Monti sottolinea che, anche grazie ai consigli arrivati dalle Camere, la manovra può essere considerata efficiente e risponde anche ad altre polemiche specificando di non essersi mai candidato per un governo tecnico.

Il premier lancia anche qualche frecciata al governo precedente, lamentando l’eccessiva mancanza di sovranità avutasi e le troppe critiche nonché gli “ordini” ricevuti dall’Ue. “Se fossi stato nel Governo non sarei stato lieto di vedere un comunicato del Presidente francese che ci diceva cosa dovevamo fare. Non sarei stato lieto di ricevere una lettera firmata dai banchieri centrali”.

Infine, per quanto riguarda la mancata patrimoniale, Monti ha dichiarato: “Non avevamo un tabù su questo, e per questo abbiamo chiesto ai nostri tecnici se era possibile tassare la ricchezza familiare a patire dai grandi patrimoni. Ci e’ stato risposto che avremmo potuto farlo solo dopo due anni di intenso lavoro per individuare le ricchezze, provocando nel frattempo una fuga di capitali”. Insomma, “intervenendo subito avremmo abbaiato, ma non morso”.