Scarcerato Cesare Battisti. Il Brasile nega l’estradizione

Poche ore fa, verso le 5 ora italiana, Cesare Battisti è stato scarcerato dal Tribunale Brasiliano. L’uomo era recluso a Papuda, in Brasile, da quattro anni e 52 giorni. La richiesta italiana di estradizione non è stata accolta dai giudici brasiliani che, con una votazione di 6 a 3, hanno votato contro. La seduta è durata circa sette ore e a favore della liberazione hanno votato Marco Aurelio Mello, Luis Fux, Carmen Lucia, Ricardo Lewandowski, Joquim Barbosa, e Ayres Britto. Hanno votato contro il presidente del Supremo Tribunale Federale (Stf), Cezar Peluso, il giudice relatore Gilmar Mendes e la giudice Ellen Gracie.

Il voto prima della decisione definitiva aveva stabilito che l’Italia non ha competenza per invalidare la decisione presa dal Presidente Lula da Silva  di concedere l’asilo politico a Battisti in quanto si tratterebbe di una questione di sovranità nazionale e, in quanto tale, di competenza dell’esecutivo.

Dure le reazioni dei politici italiani alla notizia. Il Ministro Frattini commenta con “rammarico la decisione con la quale, contraddicendo la sua stessa precedente pronuncia, il Supremo Tribunale Federale del Brasile ha oggi convalidato il diniego dell’estradizione in Italia di Cesare Battisti permettendone la scarcerazione”, mentre il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni dichiara con astio che “la decisione dei  giudici supremi brasiliani di non avallare l’estradizione di un criminale come Battisti, così come quella dell’allora presidente Lula, è stata l’ennesima umiliazione inferta alle famiglie delle sue vittime”.

Cesare Battisti era stato arrestato nel 2007 dopo una latitanza di oltre vent’anni in Francia dove era riuscito ad avere una buona carriera di scrittore. Era ricercato dalla giustizia italiana per essersi macchiato di quattro omicidi di cui lui ha sempre negato la paternità e per i quali ha ricevuto una condanna in contumacia negli anni settanta.

L’Italia potrebbe appellarsi ad un’istanza internazionale secondo il legale Nabor Bulhoes, anche perché il Brasile non ha rispettato nè il Trattato bilaterale tra Italia e Brasile del 1989 che regola l’estradizione nè la Convenzione di Vienna che regola i trattati internazionali.

Intanto si sono avute manifestazioni di gioia fuori al Tribuhnale da parte di un gruppo di simpatizzanti e della fidanzata Joice Lima, che ha dichiarato: “Sono ovviamente felice: come dice la canzone, ‘la vita è bella’ “.