Sciopero Sicilia: benzina esaurita e mercato nero del carburante. Aumenta la tensione

Lo sciopero, o meglio il blocco delle attività, promosso da autotrasportatori, pescatori e agricoltori in Sicilia, è arrivato al suo 4 giorno di disagi. In tutta l’isola i distributori del carburante sono rimasti a secco e anche i supermercati stanno finendo le scorte di alimentari, tra cui acqua e latte. Tutto ciò mentre i promotori della “rivoluzione”, come amano chiamarla, distribuiscono volantini e impediscono i rifornimenti.
La benzina è completamente esaurita a Palermo, dove l’unico distributore ancora aperto è stato preso d’assalto, ad Agrigento, Enna e Catania. In queste due città qualche distributore funziona ancora.


Intanto, nella zona di Enna le proteste si fanno più dure ed un manifestante è stato ferito da un camion  della società Acqua Enna, che gli è passato sul piede. L’uomo avrebbe riportato una frattura.

Inoltre, sembra che a causa di questa situazione paralizzante, si cominci a parlare addirittura di mercato nero della benzina. A Catania la polizia ha iniziato una indagine per verificare le denuncie fatte da alcuni automobilisti secondo cui, all’arrivo presso i distributori di benzina, si viene avvicinati da “strani individui” che invitano all’acquisto di carburante a prezzo maggiorato. Si parla di cifre altissime, come 2,50€ al litro.

I blocchi alle attività e alle autostrade si rilevano a Gela, dove sono stati bloccati i cancelli del petrolchimico, sulla A19 Palermo-Catania, sulla Statale 640. Mentre in provincia di Catania si contano una ventina di presidi.
Il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, ha parlato, nelle interviste, di infiltrazioni mafiose e ritiene “giustificato” l’allarme infiltrazioni della criminalità organizzata nelle proteste: “È un allarme al quale dovrà darsi la massima attenzione perché se Confidustria ha questo tipo di cognizione del problema, la cosa è della massima serietà e non può essere trascurata”. I manifestanti hanno ritenuto molto gravi queste parole e Martino Morsello, uno dei leader del Movimento dei Forconi, ha reagito annunciando uno sciopero della fame.

Intanto, il governatore Lombardo ha indetto per oggi un incontro a Palazzo d’Orleans con i nove prefetti dell’isola e i rappresentanti dell’Aias, dei Forconi e dei pescatori e delegazioni di manifestanti saranno ascoltate oggi anche dalle commissioni dell’Assemblea regionale siciliana.