Rifiuti a Napoli, Fuorigrotta si ribella. Accuse all’esercito e alla Rai

L’emergenza rifiuti a Napoli non accenna a migliorare ed ogni giorno sono sempre più intense le reazioni di rabbia e sdegno dei cittadini. Oggi di scena è principalmente il quartiere di Fuorigrotta. Durante la nottata e la mattinata alcuni cittadini hanno riversato per le strade i numerosi cumuli di immondizia che da giorni campeggiano nella città. La conseguenza più diretta di queste azioni è l’intasamento delle corsie stradali con conseguente blocco del traffico. Inoltre, numerosi sono stati e sono tuttora i roghi appiccati agli ammassi di rifiuti sempre più grandi e maleodoranti.

Tra le strade ingolfate dal traffico figurano Via Gabriele Rossetti, Via Leopardi e Viale Augusto, tre delle principali arterie di Fuorigrotta. In Via Leopardi anche un auto è stata compromessa nel rogo. In Via delle Scuole Pie la situazione è ancora bloccata e presso alcune strade sono intervenuti mezzi dell’Asìa per liberare la zona dai disordini.

In mattinata era cominciata la raccolta rifiuti in alcune zone della città, a partire da Viale Maddalena, strada che collega all’aeroporto, grazie all’intervento dei militari del Genio Civile della Brigata Garibaldi. I soldati sono intervenuti anche a Melito e dovrebbero interessare altri tre comuni della Provincia: Quarto, Pozzuoli e Casoria.

Intanto la situazione in città rimane di estrema emergenza. Sono ancora 2800 le tonnellate di rifiuti non raccolte, secondo i dati dell’assessore all’igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli, e 1335 tonnellate sono state conferite ieri dall’esercito.

Intanto, non mancano le polemiche. Da quando è entrato in azione l’esercito i dipendenti dell’Asìa lamentano l’uso mediatico che si sta facendo di questo servizio militare.

È iniziato tutto all’impianto di Giugliano dove, di fronte ad una fila di 52 camion dell’Asìa in attesa da 19 ore di sversare 1500 tonnellate di rifiuti, è stato permesso a soli 8 camion dell’Esercito di sversare solamente 19 tonnellate ad uso delle telecamere Rai. Accese le proteste dei dipendenti e del Cda dell’Asìa.

Inoltre  i 160 militari inviati a Napoli possono raccogliere solo fino a 60 tonnellate al giorno e questa volta adempieranno ai loro compiti senza poteri straordinari e senza collegamenti né con la vecchia unità operativa nè con la Protezione Civile.

Dure le parole dell’assessore Giacomelli che dichiara: “Tutto questo non ha senso, non si accettano corsie preferenziali per i camion. Oltretutto il personale in attesa di sversare è tutto in servizio straordinario. Il prefetto intervenga”.