Altra magra figura della Gelmini: “il “tunnel tecnologico” dentro il quale sono viaggiati i neutrini.”

Ne avevamo già parlato, come tutte le testate, la spinosa faccenda del tunnel dei neutrini della Gelmini, che ha tanto fatto scalpore, è però destinata ad un seguito.

Non soddisfatta, evidentemente, dalla brutta figura e dalle finte dimissioni del suo portavoce, così ha preferito insistere.

Un merito le va dato, è capace di peggiorare le cose solo aprendo bocca.

Ecco un recente intervento:

Al primo incidente di percorso ho pagato un prezzo alto, sono stata travolta dalla velocità di internet e dalla replica sbagliata: il secondo comunicato parlava di polemiche strumentali e non erano parole mie. Bastava chiedere scusa, e farci su un po’ d’ironia. So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, ho visitato il Cern e non ho visto tunnel. Bastava mettere quella parola tra virgolette e aggiungere tecnologico, “il “tunnel tecnologico” dentro il quale sono viaggiati i neutrini.” (Maria Stella Gelmini)

 

Da dove cominciare?
Dal più modico “Ho visitato il Cern e non ho visto tunnel“, o dall’orrore grammaticale del “sono viaggiati” ?

Non ho visto tunnel

E allora dove è stata?

Non mi pare che il Large Hadron Collider sia a cielo aperto.

Passiamo oltre: “il tunnel tecnologico“.

Perché parlare di “tunnel tecnologico” avrebbe dovuto sistemare le cose?

Oltretutto definirlo “tunnel tecnologico” non solo presuppone l’esistenza del siffatto tunnel (del quale proprio poco prima aveva negato l’esistenza), ma non fa altro che mostrare l’ignoranza completa in cui è immerso il nostro Ministro.

Concludiamo con l’errorone grammaticale “sono viaggiati i neutrini“, signora ministro dell’istruzione, si dice “hanno viaggiato“.

Passato prossimo del verbo viaggiare:

io ho viaggiato
tu hai viaggiato
egli ha viaggiato
noi abbiamo viaggiato
voi avete viaggiato
essi hanno viaggiato

 

Da bambino mi dicevano sempre “Meglio stare zitti che parlare a sproposito”, alla Gelmini la mamma non l’ha mai detto?