Schindler’s List

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E’ un film del 1993 diretto da Steven Spielberg, ispirato al romanzo “La lista di Schindler” di Thomas Keneally.

Il film interamente in bianco e nero,salvo la scena iniziale della candela che si spegne, la bambina del cappottino rosso e  quella finale della visita dei sopravvissuti sulla tomba del protagonista.

a vinto l’Oscar per la miglior regia e il miglior film.

E’ la vera storia di Oskar Schindler,un uomo capace di dare alla vita un valore in un momento in cui  tanti e lui stesso  l’avevano smarrito…mettendosi dalla parte giusta,quando poteva essere più facile restare in quella sbagliata.

E’ una storia che descrive meglio di altre di cosa possa essere capace l’essere umano.

Ma cos’è la Shoah?


In ebraico  significa catastrofe, distruzione totale…con Shoah si intende la sistematica distruzione della popolazione ebraica perpetrata tra la fine degli anni ‘30 ed il ’45…è quello che è accaduto e che non va dimenticato… ed è quello che accade ancora e ancora e ancora,da una parte o dall’altra,ancora…sotto altre forme ma ancora..

“Colui che salva una vita salva il mondo intero”recita un detto ebraico chiave della storia.

 

« È questa la faccia di un ratto?
Sono questi gli occhi di un ratto?
Non ha occhi un ebreo? »

Amon,un pazzo assassino lo dice nel film ad Helen,ebrea che sceglie come cameriera…e da cui è fortemente attratto.
….un ratto o un uomo…..

La libertà di essere e sentirsi vivi:la vita è un dono e una conquista.

SE QUESTO E’ UN UOMO

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.
Primo Levi