La Nasa ha scoperto nella costellazione del Cigno un probabile pianeta abitabile

Sono passati pochi anni da quando la Nasa ha dato il via alla missione Kepler con lo scopo di trovare nuovi mondi su cui creare delle colonie adatte alla vita dei terrestri. All’inizio sembrava più che altro la trama di un film di fantascienza, o tutt’al più una missione spaziale senza alcuna possibilità di successo. E invece già da alcuni mesi sembra che esistano questi mondi e che siano anche a portata di mano.

Il funzionamento di Kepler, concettualmente, non è complicato. Infatti la sua mansione è quella di osservare sempre lo stesso angolo solido di spazio interstellare, la costellazione del Cigno, e di monitorare in continuo il flusso luminoso di alcuni milioni di stelle per misurarne eventuali ed infinitesime variazioni dovute al passaggio di un pianeta. Quando Kepler registra tre di queste variazioni nel flusso, distanziate da un medesimo intervallo di tempo, le reputa come una possibile perturbazione da inserire nella lista dei “possibili pianeti”. Infine, dopo che la lista viene ricontrollata e rianalizzata sulla Terra, si decide se tra questi pianeti ce n’è qualcuno che soddisfa i canoni richiesti dagli scienziati.

Una buona percentuale è costituita da pianeti definiti coem “giovi caldi”, ossia dei corpi celesti con dimensioni simili a quelle del nostro Giove e con orbite troppo vicine alla stella attorno alla quale orbitano. Mentre sono pochi i mondi che hanno caratteristiche simili a quelle della Terra. Tuttavia, la missione Kepler aggiorna la lista dei pianeti candidati ad un ritmo impressionante, difatti solo ieri la Nasa ha annunciato che in soli 10 mesi se ne sono aggiunti ben 1094. Di questi, 207 sono di dimensioni non troppo diverse dalla Terra e si spera che qualcuno sia anche adatto allo stanziamento umano.

 

E forse il premio come pianeta più adatto all’uomo è stato vinto da Kepler 22B che ha un volume due volte più grande di quello della della Terra ed un’ orbita di 290 giorni. Ovviamente serviranno ulteriori studi per capire meglio quali saranno le future mosse che la Nasa dovrà compiere.

 

Qui si trovano tutte le informazioni necessarie :   http://kepler.nasa.gov/