Wikipedia non ci sta con il ddl intercettazioni, fermo il servizio

Il Disegno di legge 1415-B, ovvero contro contro le intercettazioni fa paura e così Wikipedia la famosa enciclopedia libera, chiude i battenti e pubblica un annuncio sulla sua HomePage.

Riportiamo un estratto del comunicato:

“Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto (wikipedia) — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l’obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine”

E quindi il comiunicato continua mettendo in evidenza la contraddizione della legge, cioè che basta una lamentela per obbligare il responsabile della pagina web a cambiarla, secondo il volere della parte che si è ritenuta lesa. La cosa più grave, ribadisce Wikipedia, è che non viene previsto l’intervento di un giudice nel contradditorio.

Quindi, Wikipedia afferma:

“L’obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell’Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l’abbiamo conosciuta fino a oggi.”

Nonostante ciò, la legge, ad ora si presenta palesemente incostituzionale e bisognerà attendere l’evolversi degli eventi.

Nella successiva pagina potete trovare il comunicato integrale.