Samsung, la tesi dei brevetti violati non è valida

Samsung come già abbiamo detto, stà presentando in giro per l’europa una richiesta di blocco preventivo dei dispositivi made in Cupertino, per violazione dei brevetti di trasmissione mobile.

In olanda il giudice, con una sentenza tra le più scontate di questo mondo, dice di no a Samsung adducendo (ovviamente) che la casa coreana deve concedere a condizioni “royalty eque” e in maniera “non-discriminatoria” suddette licenze, quindi inutile chiedere il blocco preventivo. Il Giudice piuttosto chiede un accordo tra le parti.

Bellissima la reazione in giro per il Web, che parla di Samsung che “esce con le ossa rotte” quando la decisione del tribunale era quantomai scontata.

Samsung attualmente stà lavorando per essere complaint alle richieste dei giudici di mezz’europa, aggiornando i propri smartphone e tablet in modo che non violino i brevetti Apple (almeno per quelli per cui è stata riconosciuta la colpevolezza).

Insomma la situazione difficile resta soltanto per la questione design e chiudiamo con un piccolo episodio: il giudice americano mostrando sia un iPad che un Galaxy Tab ha chiesto agli avvocati Samsung di indicare il tablet della casa coreana: i legali hanno avuto più di un incertezza nell’indicare quale fosse.