Berlusconi: “mi dimetto dopo l’approvazione della legge di stabilità”.

 

 Vado avanti fino all’approvazione di queste riforme perché più di ogni altra cosa io amo il mio Paese”. Questo è ciò che ha dichiarato il Premier in un’intervista a “Mattino 5”.

Ma attenzione alle parole: solo dopo l’approvazione della legge di stabilità.

Il Premier, raccontano i suoi, pare stia preparando un colpo di coda finale da inserire nel maxiemendamento da approvare al Senato. Un pacchetto di interventi da affiancare alle misure anticrisi (peraltro definite insufficienti dallo stesso commissario europeo agli affari economici Olli Rehn).

Si parla di condoni, militarizzazione della Val Susa, legge ad personam post mortem per favorire i figli di primo letto del Cavaliere, prescrizione breve, le norme sulle intercettazioni, le norme schiavistiche sul mercato del lavoro, ecc.

Tutte misure che si teme possano poi essere approvate proprio perché incollate, nella stessa legge, alle proposte contro la crisi, quindi, con il ricatto delle pressioni incalzanti dell’Europa e dei mercati.