Protesta pacifica in tutta la Sicilia: Autotrasportatori, Agricoltori e Benzinai bloccano l’Isola.

E’ partita ormai da più di 12 ore, ed avrà luogo fino alla mezzanotte di venerdì 20, la protesta degli Autotrasportatori dell’A.I.A.S. (Associazione Imprese Autotrasportatori Siciliani) alla quale si sono uniti gli agricoltori del Movimento dei Forconi e tutti i benzinai del territorio Siciliano, paralizzando le vie di comunicazioni principali delle maggiori città per dire la propria a gran voce sull’ormai invivibile ritmo di vita che il cittadino medio “dell’isola del Sole” è costretto a sostenere.

Il “blocco”, così è stato definito dai portavoce del movimento, è volto a fermare e rallentare ogni attività di trasporto “da” e “per” la Sicilia, affinché si possa ribadire l’importantissimo apporto economico, e non, che l’isola rappresenta per l’intero Stato Italiano; per fare un esempio, non molti sanno che circa il 50% della benzina consumata su tutto il territorio è prodotto dalle raffinerie siciliane.

Di conseguenza, ogni distributore è stato preso d’assalto dagli automobilisti intenti ad evitare l’impossibilità ad usufruire dell’auto.

Gli aderenti al blocco si dicono esasperati dal continuo aumento delle tasse e del prezzo del gasolio, alla base del loro lavoro, che ormai li costringe ad avere più spese che ricavati non potendo così  soddisfare il loro fabbisogno mensile: “sopravvivere fino alla fine del mese” è ormai divenuto il motto di chi da anni serve il proprio paese.

Ad aumentare lo sgomento per la situazione ormai insostenibile, vi è il modo in cui la stampa nazionale sta trattando in maniera marginale e distaccata una delle più grandi ed estese proteste che abbia colpito il nostro paese.

Già da qualche giorno i segni che vedevano questa evenienza come l’unica soluzione erano più che palesi. Dai primi di dicembre le Ferrovie dello Stato hanno cancellato quasi tutti i treni diretti sud – nord, con conseguente licenziamento di centinaia di lavoratori che con le proprie famiglie per giorni, tutti giorni ad intervalli regolari, hanno bloccato i treni sbarcati dai traghetti a Messina provenienti da Roma e da tutto il nord, innalzando in maniera esorbitante i costi per chi dalla Sicilia vuole raggiungere le città del settentrione optando per le strade ferrate.

Come per il blocco, di questo le TV nazionali non ne hanno mai fatto cenno.