Evasione fiscale, auto di lusso e redditi dichiarati bassi. Cortina d’Ampezzo sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate

Il sindaco di Cortina d’Ampezzo, si è fatto portavoce del malcontento nato in seguito ai controlli effettuati dalla Agenzia delle Entrate nel giorno di capodanno, parlando di disturbo e disagi ai turisti, di mancanza di sensibilità e di rispetto nei confronti delle attività commerciali che, spece nel periodo festivo, sono impegnate a fornire servizi e che, per dare retta agli uomini di stato, hanno trascurato i clienti, eccetera.

Ieri però, l’Agenzia delle Entrate ha reso noti i risultati del suo blitz (condotto con 80 agenti), nel quale ha individuato ben 42 persone che guidavano auto di lusso e che però dichiaravano al fisco meno di 30,000 euro lordi annui. Inoltre dai controlli effettuati è emerso che, proprio nel giorno dei controlli, 35 esercizi commerciali hanno registrato un inaspettato boom del fatturato, segno evidente di evasione.

L’evasione fiscale dilaga anche nei posti in cui i soldi girano, anche nei posti in cui c’è abbastanza ricchezza da poter pagare le tasse e vivere con un disceto margine, anche a Cortina. L’evasione fiscale equivale ad un furto ai danni del fisco, ad una sleale concorrenza nei confronti di chi invece paga diligentemente, e crea la cultura che a sopravvivere ci riesce chi ruba di più e non chi produce meglio. In un tale scenario la concorrenza è sleale e non è libera.

Ogni mezzo è utile a combattere l’evasione fiscale. Chi non paga le tasse ruba anche nelle nostre tasche.