L’invecchiamento è reversibile. La scoperta di un’équipe francese.

 

Il dottor Jean-Marc Lemaître insieme al suo team, all’Istituto di genomica funzionale dell’Università di Montpellier, hanno recentemente dimostrato che l’invecchiamento cellulare è un fenomeno reversibile. Difatti tramite la manipolazione in vitro hanno “riprogrammato” cellule di età avanzata ( donate da uomini di 74, 92, 94, 96 e 101 anni ) in cellule staminali pluripotenti indotte, riuscendo così a ripristinare la capacità di suddivisione e quindi di moltiplicazione in cellule prossime alla fine del loro ciclo e quindi oramai degradate, che come ha spiegato il dottore “Ogni cellula normalmente controlla con regolarità lo stato delle proprie funzioni, e quando si accorge che sono ormai degradate smette di dividersi e moltiplicarsi”.111031171627506 58 000 apx 470

Questo tipo di ricerca condotta dal dottor Lemaître è condotta da molte squadre in tutto il mondo, e tutte hanno come obiettivo quello di riuscire a rigenerare in laboratorio tessuti ed anche organi umani danneggiati. Però fino ad oggi gli unici esperimenti che sembravano avere un futuro promettente erano quelli condotti a partire dalle staminali embrionali, che sono caratteristiche dello sviluppo degli embrioni di una settimana. Esse sono cellule non ancora differenziate, e quindi sono dotate della potenzialità di dare origine a ogni tipo istologico (epatica, cardiaca, cerebrale, ecc.) presente nell’organismo di cui fa parte. Ma proprio perchè possono essere ricavate solo dagli embrioni suscitano grandi problemi etici, e quindi in molti paesi vige il divieto assoluto di poterle utilizzare.

Il team francese, basandosi sugli studi del professor Shinya Yamakanaka che prevedevano manipolazioni sulle cellule adulte tramite l’aggiunta di quattro geni, hanno sviluppato ulteriormente il procedimento così come ha spiegato il dottor Lemaître : “Dopo molti tentativi abbiamo introdotto altri due geni e quello si è rivelato essere il cocktail vincente. Nel giro di 15 giorni le cellule anziane hanno cominciato a proliferare di nuovo e poi a cambiare forma. Le nuove cellule assomigliavano in tutto e per tutto a quelle originarie, ma senza alcuna traccia di invecchiamento”.

Le applicazioni future sono ovviamente molteplici, ma ci sarà da aspettare ancora qualche anno prima che un qualsiasi team al mondo sia in grado di reiniettare nel paziente cellule “ripotenziate” e quindi sia in grado di sovvertire il naturale processo nascita-crescita-invecchiamento-morte.