1 italiano su 2 si alimenta in maniera sbagliata.

I dati raccolti ed analizzati dalla terza edizione dell’Osservatorio Adi – Nestlé raccontano molto sul nuovo regime alimentare dell’italiano medio. Il profilo è questo : pochissimi legumi, frutta e verdure e molti pasti veloci consumati fuori casa oppure davanti alla tv. I dati evidenziano che i princìpi alla base della tradizione alimentare italiana sono rispettati solo dal 56% delle persone, a fronte del 93% degli intervistati che riconoscono l’importanza di una dieta sana ed equilibrata.

Eppure la dieta mediterranea è semplice da seguire e gustosa da praticare : bisogna solo consumare frutta, ortaggi, legumi e cerali. Eppure il presidente della Fondazione Adi, Giuseppe Fatati, fa notare che :
Tra le buone abitudini che sembrano essersi perse ci sono il consumo di 5 pasti quotidiani, in particolare spuntino mattutino e merenda, appannaggio solo del 16% della popolazione e il rispetto dei tempi a tavola: un italiano su dieci consuma pasti veloci tutti i giorni e il 49% delle persone lo fa almeno due volte la settimana. Complici i ritmi della società contemporanea, sempre più spesso sacrifichiamo i pasti. Per coprire il nostro fabbisogno energetico non è solo necessario assumere la quantità di calorie opportuna per il nostro fisico, ma farlo in maniera efficace dedicando il tempo necessario e evitando buchi di molte ore. E chi non rispetta le giuste frequenze della dieta mediterranea saltando spuntino e merenda crede che saltare i pasti sia un buon modo per perdere peso. In realtà proprio la corretta frequenza nei pasti permettere di metabolizzare ciò che ingeriamo”.