Liberalizzazioni: separazione tra Eni e rete del gas

La separazione tra Eni e la rete del gas sarà domani al centro delle discussioni del decreto sulle liberalizzazioni che verrà varato governo Monti. La società di cui si parla è la Snam, controllata al 52,5% da Eni proprietaria della rete dei gasdotti nazionali e di alcune pipeline estere. Nel decreto che verrà discusso si prevede l’emanazione di un secondo decreto, da vararsi entro 6 mesi, in cui si impone la cessione nei successivi 24 mesi.
Eni aveva già effettuato la separazione funzionale da Snam in rispetto delle direttive europee.

Secondo gli analisti è la Cassa Depositi e Prestiti il più papabile tra i candidati per l’acquisto di Snam.
In generale, per la sim milanese l´accelerazione sulla cessione di Snam “non aiuta a massimizzare il valore di cessione ma chiarisce la strategia di Eni in una direzione auspicata dal mercato. Pensiamo che possa più che compensare l´impatto negativo sui margini del gas”.

Gli specialisti della banca giapponese Nomura credono che “la compagnia abbia un ruolo cruciale nell´espansione del network italiano della trasmissione di gas, in modo particolare dopo l´archiviazione del programma nucleare” e preferiscono Snam a Terna. Anche se non si esclude la possibilità di una grossa fusione tra Terna e Snam.