Recessione: 800mila posti di lavoro in meno entro 2013. Pressione fiscale a livelli record

 

Il centro studi di Confindustria ha rilevato che la recessione sta raggiungendo il suo punto più critico nell’eurozona e che in Italia risulterà più marcata. Si prevede un calo del 2% del Pil nel periodo che va tra la scorsa estate e la prossima primavera e  le stime per il 2012 sono state tagliate dal +0,2% al -1,6%, per il 2011 dal +0,7% al +0,5%.Nel biennio 2012/2013 si prevede una stima di 219mila persone occupate in meno per un totale di 800mila lavoratori in meno da quando la crisi è iniziata nel 2008.

Sempre il centro studi prevede che la pressione fiscale raggiungerà livelli record: 45,5% del Pil tra due anni, inclusi i tagli alle agevolazioni fiscali che dovranno scattare a partire dall’ultima parte del 2012.” Ed indica che “la pressione effettiva, che esclude il sommerso dal denominatore, supera abbondantemente il 54%”. Secondo Confindustria sono “livelli insostenibili già quest’anno (51,3%), specie se si considera che non corrispondono servizi pubblici adeguati”.

Sono necessarie nuove manovre per mercato del lavoro,ammortizzatori sociali, infrastrutture, costi della politica,semplificazioni amministrative,giustizia civile, istruzione e formazione, ricerca e innovazione,lotta a evasione accompagnata da abbattimento delle aliquote.

Infine, il Csc prevede che si rileverà un miglioramento nella tarda primavera del 2012, ma adesso ci si trova di fronte ad un “bivio senza mezze misure” a causa della perdita di milioni di posti di lavoro, del dissolvimento dell’euro, di fallimenti di imprese e banche e della crisi del debito che colpisce anche i paesi più virtuosi.