Cosa c’è da sapere sulla surroga del mutuo? Ecco alcune informazioni

La richiesta di accensione di un mutuo presso una banca è la strada da percorrere per effettuare l’acquisto di un immobile o procedere alla sua ristrutturazione.

La ricerca della banca in grado di offrire le condizioni più vantaggiose può avvenire tramite i siti di comparazione online dei mutui, che consentono di trovare rapidamente la soluzione più adatta alle proprie esigenze; online, via home banking, è inoltre possibile richiedere ed aprire il mutuo più conveniente, con notevole risparmio rispetto ai mutui tradizionali grazie all’abbattimento dei costi di gestione.

Un’altra operazione che può essere effettuata da chi abbia scelto di aprire un mutuo online o tradizionale è la surroga del mutuo, che consiste nello spostare un mutuo da una banca ad un’altra, purché l’importo non cambi.

Talvolta, infatti, può accadere di accorgersi di non aver optato, tra le tante, per le condizioni più vantaggiose e vedersi costretti a richiedere una surroga, operazione che consente di modificare il tasso applicato e la durata del mutuo senza costi aggiuntivi.

Poiché però la surroga può essere concessa una sola volta – la perdita di un cliente rappresenta un costo per un istituto di credito – è bene valutare attentamente le variabili da modificare per individuare le migliori soluzioni di surroga mutuo presenti sul mercato e valutabili grazie a pagine come questa e magari si potrebbe anche tentare con la propria banca una rinegoziazione delle condizioni contrattuali originarie, magari proprio paventando l’ipotesi della surroga.

Le suddette variabili, tasso e durata, dovrebbero essere considerate parallelamente.

Se, ad esempio, si fosse sottoscritto un mutuo a 30 anni, allungarne ulteriormente la durata con l’intento di abbassarne il tasso potrebbe non rivelarsi conveniente; oppure, nel caso in cui si fosse vicini alla sua estinzione, ricorrere alla surroga potrebbe non essere favorevole, perché all’inizio del mutuo vengono spesso applicati tassi maggiori.

Infine, da tenere d’occhio i valori di Euribor e spread, nel caso di mutuo a   tasso variabile, e di Irs e spread nel caso del tasso fisso.